Tribunale di Palermo 14.12.2018 n. 3869, Giud. P. Marino, M. (Avv. M.) c. I G. S.r.l. (Avv. L. C.)
Il deposito di un ricorso cautelare ex art. 700 c.p.c. non impedisce la decadenza dall’impugnativa giudiziale di licenziamento, che deve seguire l’impugnazione stragiudiziale entro il termine di 180 giorni. Il rimedio cautelare, infatti, è finalizzato all’emissione di un provvedimento non idoneo ad assumere autorità di giudicato, bensì ad ottenere una pronuncia provvisoria ed urgente a tutela della posizione del lavoratore; mentre, l’art. 6, comma 2, L. n. 604 del 1966 va interpretato nel senso che ai fini della conservazione dell’efficacia dell’impugnazione stragiudiziale è necessario che nel termine di 180 giorni venga proposto “ricorso”, con questo dovendosi intendere un procedimento diretto all’ottenimento di un provvedimento definitivo. Tale interpretazione deve considerarsi altresì in linea con la ratio della disposizione menzionata, costituita dalla certezza dei tempi di definizione dell’impugnativa stessa.